I Giovani di Coldiretti Varese ieri sera (18 dicembre) sono stati accolti alla Camera dei Deputati dove hanno portato i prodotti del territorio prealpino e lombardo, protagonisti di un incontro promosso dalla vicepresidente della commissione agricoltura Maria Chiara Gadda.
I nostri giovani, rappresentati per Varese dalla delegata di Coldiretti Giovani Impresa Miriana Grilli, hanno avuto modo anche di incontrare e di scambiare alcune battute con il ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, con l’onorevole Mirco Carloni – presidente della commissione agricoltura – e con l’onorevole Cristina Almici.
“Il ministro e gli onorevoli si sono soffermati a lungo da noi, mostrando grande interesse per i nostri prodotti, in particolare miele varesino dop, asparagi e confettura di mora di gelso” ha osservato Grilli. Presente all’evento anche il delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Giovanni Bellei.
Il Made in Varese agroalimentare è simbolo di un’agricoltura da conoscere e difendere in sinergia con le istituzioni. Pochi giorni fa, il presidente di Coldiretti Varese Pietro Luca Colombo aveva rimarcato la strategicità dell’agricoltura e l’importanza dell’impegno imprenditoriale dei giovani nel settore primario “anche in una provincia fortemente urbanizzata come la nostra, dove è presente un paniere eterogeneo di produzioni agroalimentari di assoluto valore e forte identità”.
L’impegno dei giovani imprenditori agricoli in provincia di Varese è a 360 gradi, attivo anche sul fronte della didattica e dialogo verso le giovani leve: consumatori di domani ma anche potenziali nuovi agricoltori in un territorio dove le opportunità, nel settore, non mancano.
In ciò si riflette anche il successo del progetto Educazione alla Campagna Amica che è stato presentato nei giorni scorsi in Comune a Varese e andrà a coinvolgere migliaia di allievi in tutta la provincia, di ogni età scolare.
Ma per potersi sviluppare ulteriormente, l’agricoltura del Varesotto ha bisogno di interventi e certezze, che spaziano dal contrasto alla fauna selvatica alla sburocratizzazione, alla tutela del territorio agricolo minacciato da un’incessante cementificazione.